Itinerario 3 – Le grandi ville e il centro storico

Alla mattina, visita della villa Pisani di Bagnolo di Lonigo, una delle prime opere del celebre architetto Andrea Palladio. A seguire, visita della Rocca Pisana, situata sul colle più meridionale dei monti Berici, capolavoro assoluto di Vincenzo Scamozzi.

Pausa pranzo e nel primo pomeriggio visita della Villa San Fermo, ultima villa nobiliare vicentina costruita nell’ottocento nel luogo di un antico monastero.

A seguire, discesa nel centro di Lonigo per vedere e visitare il grandioso Duomo ottocentesco, la torre medievale superstite del castello trecentesco, detta Torrione per poi passare nell’elegante piazza Garibaldi.

Qui si vede il bel palazzo Pisani e, attraverso il suo grande arco, si passa nella vicina piazza Matteotti sulla quale affacciano l’antica pieve detta Chiesa Vecchia e l’ottocentesco teatro comunale Giuseppe Verdi.

In auto e a piedi

GIORNATA INTERA

Per tutti – impegnativo

(controllare gli orari di apertura e le modalità di accesso di ciascun sito)

nel percorso

Punti di osservazione

Villa Pisani Bonetti a Lonigo

Villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo

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Inserita nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità UNESCO, fu progettata nel 1541 da un giovane Andrea Palladio che si ispirò ai volumi degli edifici classici, rivisitandone la severa monumentalità. La villa e la rinnovata Barchessa ospitano eventi internazionali di cultura e di arte contemporanea organizzati dalla famiglia Bonetti Bedeschi.

Rocca Pisana

(2)

Progettata da Vincenzo Scamozzi nel 1567, la Rocca Pisana è considerata un capolavoro assoluto del Rinascimento Veneto. I suoi inconfondibili volumi, con l’elegante cupola ottagonale, si inseriscono con armonia sulla collina che corona la città di Lonigo.

Villa San Fermo

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Il monumentale Ingresso dei Fiumi (progettato da Francesco Bagnara nel XIX secolo) è l’entrata d’onore della villa ottocentesca dei principi Giovanelli. L’opera prende il suo nome dalle statue poste sopra gli archi, che rappresentano in modo allegorico i principali fiumi italiani. Lo sfondo è reso scenografico da un complesso gioco di grotte romantiche.

Chiesa del Santissimo Redentore

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Duomo ottocentesco

La torre medievale detta Torrione

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Le prime fonti sono del 976, ma pare che le mura del Castello di Lonigo siano state alzate già dai romani (150-100 a.C.), che nel vicentino fondarono più colonie per vigilare i monti e far fronte alle invasioni degli Alemanni.
Il castello, sotto i Conti di Vicenza, era collocato su una collina lungo il fiume Novo. Con i domini scaligero e veneziano gli assedi e le distruzioni cessarono, ma già nel ‘500 il Castello di Lonigo era quasi in rovina poiché la Città di Vicenza ne aveva sospeso la manutenzione. Restano oggi solo il Mastio (Torrione), alto circa 33, e la Torre scaligera, che divenne prigione (Torre delle carceri).

Piazza Garibaldi - Palazzo Pisani

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Il Teatro di Lonigo

Piazza Matteotti - Chiesa Vecchia - Teatro comunale Giuseppe Verdi

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fine

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