la storia del
la storia del
corso d’acqua
Il fiume Guà è un corso d’acqua del Veneto. Guà deriva da guado in quanto un tempo in località Molinetto di Montecchio Maggiore, nei pressi dell’attuale ponte sul Guà, il fiume si prestava ad essere guadato; altra ipotesi del nome deriva da le Gue ovvero diramazioni del fiumi che si verificavano nelle esondazioni.
Nasce dalla confluenza dei torrenti Agno e Restena presso Tezze di Arzignano. Scorre nelle campagne a ovest dei Colli Berici, bagnando, tra l’altro, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Zermeghedo, Montebello Vicentino, Sarego e Lonigo. Dopo Bagnolo di Lonigo entra nella provincia di Verona e lambisce Zimella, Cologna Veneta, Pressana e Roveredo di Guà. Passa quindi per la provincia di Padova e, in corrispondenza di Borgo Frassine di Montagnana, le sue acque vengono incanalate nel fiume Frassine, di origine artificiale. Riceve le acque del torrente Poscola in territorio di Montecchio Maggiore.
I bacini
di espansione
Bacino di espansione a le rote del Guà
Al confine tra Trissino e Tezze di Arzignano esiste un bacino di espansione che presenta delle briglie trasversali per ridurre il trasporto di ghiaia a valle. Questa zona viene denominata le rote del Guà. È previsto un progetto per la trasformazione di questo bacino in un bacino di espansione che possa accogliere fino a 3,9 milioni di metri cubi.
Bacino di espansione di Montebello Vicentino
A Montebello Vicentino, tra il fiume Guà e il torrente Chiampo, esiste un bacino di espansione. Il progetto di costruzione dell’ing. Ugo Colonna è stato presentato il giorno 11 agosto 1926 per porre fine ai danni dei territori a valle e fu usato per la prima volta il 26 marzo 1928. Nel 1981 l’argine a sud del bacino sopra cui scorre la Statale 11 è stato rinforzato con un muro in cemento armato molto profondo e spesso così da rinforzare lo sbarramento e ripulito, recuperando la capacità di invaso originaria. A giovamento dell’est veronese, in seguito all’Alluvione del Veneto del 2010 che ha interessato anche il torrente Alpone (il Chiampo sfocia nell’Alpone), è in discussione l’ampliamento del bacino. Il Rio Acquetta scorre all’interno del bacino e su di esso confluiscano le acque in uscita del bacino stesso.
il corso
del fiume
Il corso del fiume non si è mantenuto stabile e regolare nel tempo, ma ha divagato in senso Ovest-Est rispetto all’asse dell’alveo originale. L’altimetria della pianura è variabile da un massimo di 18/20 metri. s.l.m. a Nord e Nord Ovest, ad un minimo di 8 metri ad Est e a Sud Est.
I terreni del letto del fiume di origine sedimentaria, sono caratterizzati da una certa diversità di costituzione geologica, in prevalenza argilloso limosi.
Il Fratta, dopo aver attraversato le provincie di Vicenza, Verona e Padova, prende il nome di Gorzone, qui attraversa la provincia di Rovigo e (nuovamente) Padova, per poi confluire nel fiume Brenta a pochi chilometri dal Mare Adriatico in località Brondolo di Chioggia.